PI: WARNING! IL SAPERE DI CIASCUNO E LA SCIENZA DI TUTTI
SEZIONE DI PISA
Nell’attuale contesto multipolare del mondo sta crescendo l’attenzione per la storia globale della Scienza ed in particolare per relazione esistente tra i contributi globali e quelli locali. Da sempre l’Umanità è stata curiosa (ed anche bisognosa) di comprendere perché le cose ‘funzionino’ in un certo modo, con lo scopo di poter ottenere affidabili previsioni dalle proprie osservazioni: per esempio fin dalla preistoria l’Uomo ha cercato di dare un senso ai cambiamenti stagionali guardando i moti del sole, delle stelle e della luna. Tuttavia già in quei tempi lontani l’Umanità non si è solo interessata di astronomia: basta ricordare l’estrazione del ferro, che ha dato il nome ad un’intera epoca e che è un processo chimico sviluppato da ‘metallurgisti’ senza la minima cognizione delle basi scientifiche collegate. Anche se furono i Greci che per primi svilupparono una cultura caratterizzata dalla ‘teorizzazione’ delle osservazioni empiriche, la Scienza avanzò parallelamente anche in India, Cina, Medio Oriente e in Sud Amarica. Nonostante che ciascuna popolazione di queste lontane aree avesse una propria cultura e una propria visione del mondo, ognuna di esse realizzò in modo indipendente beni materiali fondamentali, quali la carta, la polvere da sparo o il sapone. Fu solo nel 13mo secolo che tutte queste innovazioni geograficamente diffuse trovarono nelle università europee una sorta di ‘reductio ad unum’, che attraverso un percorso inizialmente lento ha portato allo sviluppo di quella che oggi chiamiamo Scienza. Per la comprensione di questo secolare processo, che ha dato origine alla scienza moderna, è essenziale la consapevolezza che molti dei più fondamentali principi scientifici derivano dai ‘saperi’ di una molteplicità di antiche culture: in altre parole, il pensiero e le metodologie scientifiche dei nostri giorni hanno profonde radici in un passato pluriculturale. L’analisi di come, in differenti parti del mondo, si sia osservata e cercata di comprendere la Natura, permette di evidenziare come la scienza dipenda, e a sua volta sia trasformata, dall’empirismo tecnologico del genere umano, dalla religione, dall’arte, dall’organizzazione sociale e dai valori morali.

DATA: 10-04-2025

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