LABORATORI NAZIONALI DI LEGNARO
Il target e' uno dei componenti di una macchina radiogena che necessita di una progettazione molto complessa : da una parte infatti ci sono da soddisfare le esigenze di irraggiamento dei materiali (o delle persone) e quindi le linee critiche di progetto di questo componente sono quelle derivanti dal dimensionamento neutronico (o fisico proprio del funzionamento della macchina), dall'altro non e' facile dimensionare detto componente da un punto di vista strutturistico e termofluidodinamico, oltreche' di sicurezza, poiche' detto dimensionamento e' asservito ai sopraddetti obbiettivi. Nasce dunque un processo iterativo tra esigenze di fisica e di tecnologia ingegneristica. Spesso, poiche' il target si trova ad essere attraversato dalle particelle che devono interagire al suo interno, come da quelle delle catene adroniche prodotte, particelle che danneggiano i materiali strutturali per esempio, bisogna arrivare a compromessi, il cui punto focale non e' il dimensionamento ottimale del componente, ma un dimensionamento affidabile secondo un'ingegneria di esperienza e di ragionamento. Quindi parametri come ad esempio la vita dei componenti, le tensioni relative alla parte termofluidodinamica e strutturistica, gli apporti termici e il loro smaltimento, devono essere valutati con criteri particolari, come tuttavia anche, parallelamente, i dati che sviluppano e guidano la parte di interazione nucleare, come le sezioni d'urto, la creazione delle catene adroniche, il loro impatto sul sistema. Il seminario propone un sistema di dimensionamento di target per macchine radiogene, alla luce di un'esperienza di circa dieci anni sviluppata in ENEA Bologna.

DATA: 24-09-2004

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